venerdì 23 gennaio 2009

Le maree.



Le maree sono innalzamenti e abbassamenti (flussi e riflussi) delle acque, dovuti all'attrazione esercitata dalla Luna e dal Sole sulle masse oceaniche. Agli effetti delle maree l'attrazione lunare è molto superiore (poco più del doppio) a quella solare, in quanto, pur essendo la massa del Sole maggiore di quella della Luna, questa si trova molto più vicina alla Terra. Quando la Terra, la Luna e il Sole sono allineati, ovvero durante le fasi di plenilunio e di novilunio, le forze di attrazione si sommano e producono maree vive, particolarmente accentuate. Al contrario, quando la Terra, la Luna e il Sole sono disposti secondo i vertici di un triangolo rettangolo, ovvero durante le fasi di quadratura, si verificano le minime oscillazioni mareali, dette maree morte.
Un'altra forza generatrice delle maree è dovuta al movimento di rivoluzione del sistema Terra-Luna intorno al baricentro comune; essa provoca un rigonfiamento sugli oceani dal lato opposto a quello rivolto verso la Luna: questo è il motivo per cui l'alta marea si presenta contemporaneamente in un punto della Terra ed al suo antipodo.
Le ampiezze di marea sono estremamente variabili in relazione alle dimensioni e alla morfologia dei bacini oceanici: in talune zone, specialmente dove esistono golfi molto lunghi e stretti, si verificano maree con un'ampiezza superiore ai 10 m (ad esempio in Canada).
Le forze generatrici di marea agiscono anche sulla litosfera, la quale però, essendo più rigida, ne viene influenzata solo minimamente (strumenti molto sensibili possono comunque registrarne le deformazioni). Nell'atmosfera, al contrario, si registrano presumibilmente maree più imponenti di quelle idrosferiche, tuttavia di esse si sa poco perchè il limite superiore dell'atmosfera terrestre non è stabilito con precisione.

Il vento e le onde.


Le onde si formano ad una certa distanza dalla costa, si accrescono e si rompono in prossimità della riva.
Il moto ondoso è causato dal vento e dalla sua azione sulla superficie del mare. In mare aperto un oggetto galleggiante sale e scende al passaggio di un’ onda, ma non si sposta lateralmente perché durante il moto ondoso viene trasmessa solo la forma dell’onda. Quindi l’acqua rimane ferma: le singole particelle d’acqua si muovono secondo un disegno circolare senza spostarsi dalla posizione originaria. Il moto ondoso non si diffonde in profondità, anzi ad una certa profondità un sommergibile si muove tranquillamente anche se in superficie c’è una forte tempesta.
In prossimità della costa le onde si frangono perché diminuisce la profondità dell’acqua e le particelle non riescono più a mantenere il loro movimento circolare.
Le coste spesso non sono rettilinee e le onde si infrangono prima sui promontori e dopo nelle baie. Questo fatto crea dei movimenti di acqua paralleli alla costa che formano delle vere e proprie correnti chiamate correnti di deriva litorale. Se il fondale ha dei cumuli di sabbia sommersi dall’acqua, si possono formare delle correnti di risucchio che trascinano verso il mare aperto anche i nuotatori più esperti.

lunedì 19 gennaio 2009

La curiosità è il motore per le scienze.


"La chiave di tutte le scienze è senza dubbio il punto di domanda"
Honoré de Balzac
(1799-1850)

mercoledì 7 gennaio 2009

Le acque marine.



Le principali caratteristiche delle acque marine sono:

• la salinità: è formata dal contenuto totale dei sali presenti in 1000 grammi di acqua marina e ha un valore di circa 35 grammi. La percentuale delle varie sostanze presenti in soluzione dipendono dall’apporto dei fiumi, dalle reazioni chimiche che avvengono nei sedimenti marini, dall’attività vulcanica e dalla decomposizione degli organismi. Infatti la quantità dei sali è stabile solo ad una certa profondità, mentre in superficie e nelle zone costiere subisce variazioni anche stagionali;
L'origine della salinità marina risale al periodo della formazione dell'idrosfera. Le eruzioni vulcaniche apportarono un notevole contributo alla presenza di sali particolari come quelli contenenti cloro, bromo, boro, zolfo Il contenuto di sali innalza la densità che sale a 1.028 g/cc. La densità del mare aumenta oltre che con la salinità anche con la pressione. Le acque più dense sono quindi quelle più profonde, fredde e saline.
Anche la temperatura varia in relazione alla latitudine, alla stagione ed alle correnti degli strati superficiali. Le radiazioni solari assorbite, fino alla profondità di 100/200 metri, riscaldano molto lentamente l'acqua a causa della sua capacità termica. Tale calore viene riceduto sempre molto lentamente quando le radiazioni non sono presenti o diminuiscono durante le stagioni. La temperatura diminuisce con la profondità.
i gas disciolti: ossigeno e anidride carbonica sono necessari per la vita degli organismi nelle acque. L’ossigeno è presente in quantità elevata in superficie perché l’acqua è in contatto con l’atmosfera e dove vivono gli sedimenti marini, in profondità perché la temperatura dell’acqua è bassa. L’anidride carbonica è un gas molto solubile che facilmente diffonde dall’atmosfera all’acqua marina, trasportata nell’acqua dei fiumi fino al mare e derivare dalla materia organica in stato di decomposizione;

la temperatura: oltre ad avere un’importante azione mitigatrice sul clima delle regione costiere, influenza le caratteristiche chimiche e fisiche responsabili degli spostamenti verticali delle masse d’acqua.
la luminosità: dipende dalla capacità della luce di propagarsi nell’acqua e riesce a illuminare solo la parte superficiale anche se l’acqua è limpida.

Fasi di potabilizzazione.


Impianto di potabilizzazione loc Anconella (Firenze)
L'acqua potabile è una risorsa primaria destinata al consumo e a fondamentali attività umane. Il D.Lgs. 31/2001 è il riferimento normativo italiano che, recependo la direttiva europea 98/83/CE, disciplina il campo delle acque potabili e definisce anche i criteri e i parametri analitici ai quali un'acqua deve sottostare per potere essere definita potabile.
Molti Comuni italiani utilizzano l'acqua di fiume per i loro fabbisogni; certamente
prima di Essere dichiarata potabile e immessa nell'acquedotto quest'acqua
deve essere trattata.
Le fasi più importanti per rendere l'acqua potabile possono essere così sintetizzate:
Chiarificazione: consiste nell'eliminare le sostanze presenti in sospensione.
Filtrazione: consiste nel far passare l'acqua da vari tipi di filtri e ha lo scopo di rimuovere le sostanze rimaste in sospensione dopo la chiarificazione.
Disinfezione: ha lo scopo di distruggere tutti i microrganismi presenti nell'acqua attraverso mezzi chimici e talvolta utilizzando anche raggi ultravioletti.
Addolcimento: ha lo scopo di ridurre la presenza di sali attraverso un loro deposito sul fondo, utilizzando calce e carbonato di sodio.
Dissalazione: quando è necessaria, si procede all'eliminazione di sali minerali in eccesso attraverso distillazione o altri metodi.
Aerazione: ha lo scopo di far perdere odori e sapori incrementando la quantità d'aria disciolta nell'acqua.
Degasazione: ha lo scopo di far perdere eventuali gas disciolti.

L'acqua, dopo queste fasi, è pronta per essere immessa nella rete dell'acquedotto, per essere destinata al consumo umano e ha tutte le caratteristiche previste dalla legge.

lunedì 5 gennaio 2009

Buon anno a tutti.



Buon anno 2009 a tutti

Riprendiamo la scuola con entusiasmo e voglia di creare.
Auguri 2009.