lunedì 27 aprile 2009

Effetto serra.


In appena 250 anni noi uomini, ci siamo resi responsabili dell’inquinamento dell’atmosfera, dovuto all’uso sconsiderato e crescente di combustibili fossili, petrolio, carbone e gas, impiegati per produrre energia
Un fenomeno che dà vita all’aumento della temperatura, è l’effetto serra.
Esso è provocato dai raggi solari provenienti dal sole che attraversano con facilità l’atmosfera, e sono assorbite dalla terra, la quale ne riflette gran parte sotto forma di raggi infrarossi. Questi raggi rimangono intrappolati nell’atmosfera per effetto d’alcune sostanze come il metano, l’anidride carbonica, l’azoto, eccetera. Così facendo, provocano un innalzamento della temperatura terrestre: in questo modo l'anidride carbonica si comporta come una serra: fa passare la luce ma impedisce la fuoriuscita del calore.
Negli ultimi anni, questo fenomeno è andato progressivamente intensificandosi e, responsabile di questo, è la crescente concentrazione di anidride carbonica nell’ aria, dovuta al sempre più diffuso uso di combustibili fossili, agli incendi forestali sempre più frequenti e alla diminuita capacità di rimozione dall’aria di anidride carbonica da parte delle foreste.
Secondo i calcoli degli studiosi, le conseguenze a questo fenomeno porterebbero a:
incontrollabili mutamenti climatici: la temperatura potrebbe crescere di qualche grado nell’ arco di cento anni e così facendo provocherebbe seri danni alla produzione agricola e a tutti gli ecosistemi.
uno scioglimento dei ghiacciai e ci sarebbe una notevole diminuzione della consistenza delle calotte polari con conseguente innalzamento del livello dei mari.
Ad un cambiamento dello sviluppo della vegetazione e un cambiamento del comportamento della vita degli animali

L'unione di tutti gli stati del mondo non ha ancora trovato una soluzione per questo fenomeno così complesso. Tutto il Mondo è d'accordo sul fatto che ci sono due interventi che occorre fare immediatamente ovvero:
ridurre, a livello internazionale, le emissioni inquinanti
potenziare la superficie delle foreste

venerdì 3 aprile 2009

Le isobare.


Ormai tutta la Terra è disseminata di stazioni di rilevamento meteo, ed è quindi semplice individuare quotidianamente le zone nelle quali la pressione atmosferica è minima (indicate con B nelle cartine) e quelle dove è massima (indicate con A nelle cartine). Gli spazi tra queste zone sono caratterizzati da pressioni intermedie che, in alcuni punti risulteranno uguali fra loro: se uniamo questi punti (ad uguale pressione) tra di loro con segni tracciati su cartine geografiche otteniamo delle linee dette isobare (iso=uguale baros=pressione). Cartine di questo tipo (dette appunto cartine bariche) vengono pubblicate da alcuni quotidiani e danno parecchie informazioni soprattutto sulla direzione ed intensità dei venti.

Abbiamo infatti visto come l'aria tenda a trasferirsi da zone di alta a zone di bassa pressione con movimenti rotatori ben definiti: per conoscere la direzione dei venti prevalenti sarà sufficiente ricordare che essi scorrono quasi paralleli alle isobare e che hanno un'intensità grossomodo proporzionale alla differenza di pressione esistente; in pratica, se le isobare (generalmente tracciate ad intervalli di 4 mb) sono molto fitte, il vento sarà forte, se sono diradate il vento sarà debole.

La pressione atmosferica


il "peso" dell'atmosfera In ogni punto della Terra, la pressione atmosferica è pari al peso della colonna d'aria che "pesa" sulla superficie terrestre. Questo è vero a qualsiasi quota, ma il 99% della massa dell'atmosfera è concentrata nei primi 32 km.
Le variazioni di pressione a livello del mare non superano di solito il 4% del valore medio normale (che è di 1013 millibar): valori più bassi (fino a 900 millibar) si possono registrare nell'occhio di cicloni tropicali. Se si eccettuano piccole variazioni locali, la densità e la pressione atmosferiche decrescono verso l'alto seguendo una curva esponenziale fino a una quota di circa 100 km, dove raggiungono un valore pari a un milionesimo del valore al livello del mare.
La pressione atmosferica non è distribuita uniformemente nell'atmosfera, perchè dipende da diversi fattori, tra i quali la temperatura (l'aria calda si dilata ed è quindi più leggera) e dall'umidità (poichè il vapore acqueo è più leggero dell'aria, l'aria umida è più leggera di quella secca). La pressione atmosferica risulta perciò più elevata nelle regioni polari, dove l'aria è più fredda e più secca, e meno elevata nelle regioni equatoriali, dove le temperature e l'umidità dell'aria sono più elevate (vedi grafico). La pressione atmosferica subisce inoltre variazioni giornaliere comparabili al fenomeno delle maree.
L'unità di misura della pressione atmosferica
A livello del mare, la densità dell'aria è di circa 1,3 g/dm3 e decresce esponenzialmente con la quota. Sempre a livello del mare, la pressione atmosferica, e quindi il peso dell'aria soprastante, è pari a 1.033 g/cm2. Questo peso equivale alla pressione di 1 atmosfera (atm), cioè al peso di una colonnina di mercurio alta 760 mm e della sezione di 1cm2 (vedi grafico). In meteorologia, questa unità "storica" di misura della pressione non viene più utilizzata. Il millibar (mb) è l'unità normalmente utilizzata e corrisponde ad una forza di 1.000 dine/cm2: una dina è la forza che applicata ad una massa di 1g produce un'accelerazione di 1cm/sec2. Un milione di dine/cm2 corrisponde a una baria, e il millibar, a sua volta, è la millesima parte di una baria. Recentemente, con l'adozione nel 1974 del Sistema Internazionale, la pressione andrebbe, più correttamente, espressa in Pascal (Pa). 1 Pa corrisponde a 1Newton/m2, 1 atm è pari a 100.000 Pa, ovvero a 1.013 millibar: poichè il Pascal è un'unità troppo piccola, in meteorologia si usano gli etto Pascal (hPa), pari a 100 Pa.
 

Alta e bassa pressione


Alta pressione
E' la zona caratterizzata da una discesa di aria dall'alto verso il basso; dal centro dell'area, l'aria si sposta verso la periferia, scivolando verso la zona di bassa pressione. L'alta pressione e' anche definita come anticiclone. Le zone di alta pressione sono quindi caratterizzate da cielo sereno, temperatura bassa al calare del sole, e frequenti notti con gelate o formazioni di nebbie.
 
Bassa pressione
L'aria sale verso l'alto: poiche' salendo la pressione diminuisce, l'aria si espande e si raffredda: si formano cosi' il processo di condensazione del vapore acqueo, le nuvole e le precipitazioni. L'area di bassa pressione e' detta ciclone subtropicale.